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Progetto di una gru a tre movimenti con PLC

22 settembre 2022 Lascia un commento

Nel corso dell’anno scolastico 2021/22, mi ritrovo nel Laboratorio un modello in miniatura a grandezza d’uomo di una gru in ferro realizzato da ex allievi molti anni addietro che doveva essere dismessa, viste le ottime condizioni del manufatto decido di tenerla e di rifare tutto l’impianto di comando della Gru con l’utilizzo di un PLC.

Si tratta di un modello di gru a tre movimenti, rotazione del braccio, salita/discesa del carrello, avanti/indietro del carrello.

Foto della Gru

A tal proposito faccio smontare il vecchio impianto con uno nuovo, seguendo i seguenti schemi prevedendo ovviamente un PLC di fascia bassa della Schneider Electric esattamente lo “Zelio” e partendo dal disegno della copertina si creano: il sinottico, lo schema di potenza, e quello di comando. Faccio una premessa, il circuito di potenza va realizzato per impianti reali, in questo caso non viene eseguito perché i motori sono in bassa tensione e in c.c. di conseguenza utilizzo un alimentatore variabile da 0 a 24V 3A.

Copertina
Sinottico
Circuito di potenza
Circuito di comando

Alcune funzioni riportate nello schema di comando come il cambio di velocità (veloce/lento) della salita e della discesa del carrello non viene eseguita nella programmazione del PLC appunto perché andiamo a comandare motori in c.c. altra variazione sta nel non disporre del clacson e al suo posto è stata installata una segnalazione luminosa a bassa tensione.

Fatta la dovuta conversione dello schema di comando in Ladder diagram si effettua il collaudo e vengono verificati tutti i collegamenti, ovviamente in questa fase sono state fatte diverse prove e modifiche al programma fino ad ottenere il risultato migliore.

Pubblico alcune foto della gru a lavoro finito.

Nell’immagine seguente che riporta i collegamenti con il PLC ho predisposto il comando della Gru anche tramite Bluetooth, ecco perché in parallelo alla pulsantiera si vede una scheda “Arduino Uno” con modulo Bluetooth.

Schema di collegamento I/O

Allego frammenti del listato in Ladder versione semplificata con motori in c.c. in bassa tensione e versione completa con motori trifase:

versione semplificata

Scarica il programma completo in PDF della versione semplificata

versione completa

Scarica il programma completo in PDF della versione completa

Categorie:PLC

Installazione di Eclipse in Windows per C/C++


L’Installazione di Eclipse per la programmazione in ambiente Windows in linguaggio C/C++ prevede il download dei seguenti pacchetti:

Cliccando sul link Eclipse per Windows vi riporta alla pagina del download dell’installer, da li potrete scegliere la vostra versione a 32 o 64 bit in base al vostro sistema operativo, scaricatelo e decomprimete il file in una qualunque posizione del vostro disco C:. Avviato l’installer vi chiederà quale pacchetto desiderate installare, selezionate Eclipse for C/C++ Developers

fig.1

Terminata l’installazione dell’IDE passate al download del pacchetto MinGW, cliccando sempre sul link all’inizio di questa pagina, vi riporterà alla pagina del download di MinGW, il quale dopo alcuni secondi dovrebbe partire in automatico.

fig.2

Avviare il file scaricato ed aprirà una finestra come da figura 3, per prima cosa espandete la voce “All Packages”, quindi selezionate nell’albero di sinistra “MinGW Base system” individuate nella lista di destra la voce “mingw32-base” e con il tasto destro scegliete “Mark for installation”. A questo punto selezionare il menu “Installation” in alto a sinistra e scegliete la voce “Apply changes” successivamente premete sul pulsante “Apply”: l’installer scaricherà e installerà automaticamente l’ultima versione del compilatore e le sue dipendenze. 

fig.3

Terminata l’installazione, aggiungete il percorso “C:\MinGW\bin” alla variabile di ambiente Path. Per fare questo:

  1. cliccate con il tasto destro su “Computer”;
  2. scegliete “Proprietà”;
  3. Selezionate il tab “Impostazioni Avanzate”;
  4. premete il bottone “Variabili di ambiente”;
  5. Selezionate da variabili di sistema la variabile di ambiente Path dalla lista e cliccate “Modifica”;
  6. Nel campo “Valore variabile” dovete aggiungere il percorso “C:\MinGW\bin

È importante che non vengano cancellati i percorsi preesistenti, inoltre tutti i percorsi in questo campo sono separati da dei “;” senza aggiungere spazi.

Suggerimenti

1-2 passaggio:

fig.4

3 passaggio:

fig.5

4 passaggio:

fig.6

5 passaggio:

fig.7

6 passaggio:

fig.8

Adesso se tutto è andato a buon fine potrete avviare l’IDE di Eclipse e creare il vostro primo programma in linguaggio C, appena avviata l’IDE vi chiederà di selezionare il percorso di lavoro o workspace, vi consiglio di scegliere un percorso ad hoc solo per la programmazione in C. Selezionare quindi crea nuovo progetto come da figura 10.

fig.9

Selezionare il tipo di progetto nel linguaggio da programmare, nel nostro caso il C project using CDT come da figura:

fig.10

Selezionare il tasto Next > per proseguire, inserire in Project name il nome del progetto, selezionare il tipo di progetto cioè se deve essere vuoto oppure completo con il tipico “Hello Word” ed infine selezionare il tipo di compilatore da utilizzare, nel nostro caso MinGW, infine selezionare Finish.

fig.11

Si aprirà il progetto contenente due cartelle una chiamata “src” dove all’interno si trova il file “main.c” e l’altra “Includes” dove ci saranno le librerie usate dal progetto. Mentre al centro dell’IDE verrà visualizzato il contenuto del file main.c (il programmino scritto in linguaggio C che visualizzerà a schermo una stringa). Se non ci sono errori il progetto potrà essere compilato con il comando Biuld project dal menù Project oppure dall’icona a forma di martello come da figura.

fig.12

Attenzione ricordatevi di salvare il progetto prima della compilazione. Se il progetto è stato compilato una volta e successivamente apportate delle modifiche al progetto e desiderate applicare le modifiche ricompilandolo vi restituirà un errore di compilazione, in questo caso prima della compilazione selezionare il comando clean.

Suggerimenti

Dopo la compilazione è possibile eseguire il vostro programma con il comando RUN visibile su più punti dell’IDE oppure dal menù “Run”, sotto nella finestra consolle viene eseguita la stringa di caratteri inserita nel vostro programma main.c.

fig.13

Se invece desiderate eseguire e rendere visibile il programma nella consolle di sistema bisogna selezionare con il tasto destro del mouse il file binario .EXE e selezionare il menù > Open with > System editor, si aprirà la tipica shell di windows mandando in esecuzione il vostro programma.

fig.14
fig.15

Bene! a questo punto potete iniziare a creare con Eclipse i vostri futuri programmi in C.

Categorie:Eclipse

Configurare Eclipse per programmare con Arduino e non solo

9 marzo 2021 6 commenti

Proseguendo dalla configurazione di Eclipse per programmare con STM32 si passa a quella di Eclipse per Arduino. Per chi come me desidera utilizzare una singola IDE di programmazione questa che vi descriverò è la soluzione ottimale.

Salto la fase di installazione di Eclipse Marketplace già vista nelle precedenti istruzioni su STM32

Avviare l’IDE di Eclipse Marketplace ed installare il Plug-in

Per installare il Plug-in, andiamo su Help → Eclipse Marketplace come in figura 1

Fig. 1

Nella barra di ricerca, inserisci “Arduino” e quindi fai clic sull’icona di ricerca. Nell’elenco a discesa è necessario cercare “Arduino Create Eclipse Plug-in “, quindi premere il pulsante di installazione. È possibile che venga richiesto un contratto di licenza. Per ora, fai clic su “Accetto” vedi figura 2:

fig. 2

Dopo l’installazione del Plug-in bisogna configurare la piattaforma hardware cioè compilatore, linker, bootloader e librerie specifiche per la scheda che andremo a programmare.

Per fare ciò, Andiamo su Help → Arduino Downloads Manager. Dalla finestra che si aprirà clicchiamo nella scheda Platforms e sul pulsante Add e cerchiamo Arduino AVR Boards. Mettiamo la spunta e installiamo.

Fig.3

Questa procedura installerà automaticamente la Toolchain AVR-GCC e tutti gli altri componenti per l’utilizzo della scheda Arduino Uno. A questo punto riavviare l’IDE Eclipse e ricordarsi di scegliere una posizione diversa del Workspace dei progetti Arduino che vogliamo creare impostandola come posizione predefinita dei progetti. 

Nota, i tuoi progetti Arduino DEVONO ESSERE LOCALIZZATI nella POSIZIONE Workspace PREDEFINITA. Altrimenti, l’IDE non riesce a trovare i file Arduino.

importante!

Trasferire il programma sulla scheda Arduino

Ora non ci resta che creare la connessione tra PC e la scheda Arduino tramite porta COM per poter caricare ed eseguire il programma. Dal menù Window → Show View → Other di Eclipse selezionare Connections e cliccare su Open come in figura 4-5:

Fig.4
Fig.5

Dopo vi troverete sulla vostra sinistra dell’IDE di Eclipse questa finestra cliccate su new connections

fig.6

Quindi scegliamo Arduino e compiliamo i campi, si aprirà la seguente scheda:

fig.7
  • Target Name → un nome a caso per la nostra board
  • Serial Port → digitiamo la porta COM### che utilizzeremo per Arduino oppure selezioniamone una di quelle proposte (se Arduino è attualmente connesso)
  • Board Type → la board in nostro possesso
  • Programmer → AVR ISP

Infine cliccare su Finish

Quando l’IDE Eclipse è avviata, dovrai collegare il tuo Arduino al PC e scoprire quale porta COM utilizza. Il modo più semplice per farlo è andare su gestione risorse del tuo PC e guardare l’elenco delle porte disponibili. La COM1 di solito è riservata al sistema operativo, quindi, a meno che tu non abbia altri dispositivi seriali, dovrebbe esserci solo un’altra porta COM.

Suggerimento!

Creazione di un progetto Arduino

Nell’IDE fare clic su File> Nuovo> Progetto.

Nella procedura guidata del progetto, seleziona “Arduino Project”

fig.8

Nella finestra successiva, seleziona “Arduino C ++ Sketch”

fig.9

Successivamente è necessario definire il nome e la posizione del progetto. Assegniamo un nome al nostro progetto e lasciare la posizione predefinita.

fig.10

A questo punto si vedrà la struttura del progetto con il file .cpp aperto dove per default ci sono le impostazioni tradizionali del linguaggio, vedi figura 11

fig.11

Impostare il monitor seriale su Eclipse

La visualizzazione del monitor seriale di Arduino in Eclipse è piuttosto semplice, basta aggiungere dalla scheda connections una nuova connessione selezionare serial port, assegnare un nome alla connessione, scegliere la velocità di connessione che per default è a 115200 baud rate, scegliere la COM###, lasciare gli altri parametri di default e cliccare su Finish. Dopo aver creato la connessione selezionarla con il tasto destro del mouse e fare clic sul comando Open Command Shell.

Caricare Librerie aggiuntive

Se desideriamo utilizzare librerie aggiuntive non presenti nel package Arduino di Eclipse, possiamo scaricarle andando su Help → Arduino downloads manager → Libraries → Add quindi cerchiamo la libreria di nostro interesse e installiamola.

fig.12

L’inclusione delle librerie nel progetto precedentemente creato avviene dalle proprietà del progetto: cliccare con il tasto destro → Properties, quindi nella sezione Libraries selezioniamo quelle da includere. Verranno quindi inserite nel workspace i files di libreria, ricordatevi però di specificare nel file .cpp la direttiva #include<nomelibreria>

Categorie:Arduino, Eclipse

Comando luci esterne con PLC “Logo”

13 agosto 2020 Lascia un commento

Per realizzare il comando di luci esterne normalmente si utilizza un relè passo passo, ma volendo realizzare un comando automatico con diverse funzioni integrate preferisco utilizzare un PLC compatto della Siemens ed esattamente il “Logo”, che per piccole applicazioni automatiche si presta benissimo.

Passiamo alla descrizione dell’impianto da realizzare con il PLC, il primo comando che bisogna predisporre è l’accensione e lo spegnimento delle luci tramite la pressione dei pulsanti dislocati nei vari punti di comando, traducendo questa semplice definizione di accensione in logica, significa che ad ogni pressione dei pulsanti deve corrispondere un comando che è l’opposto dello stato precedente, quindi se le luci sono spente alla pressione dei pulsanti si accende, se invece sono accese alla pressione dei pulsanti si spengono.

Per realizzare quanto detto sopra in linguaggio FBD Function Block Diagram (linguaggio di programmazione del Logo), predispongo un blocco di programma che realizzi un Flip-Flop di tipo D che svolge la stessa funzione appena descritta. Ma utilizzare un PLC solo per svolgere questo compito è limitativo e non è mia intenzione farlo, quindi apportiamo alcune modifiche al programma migliorandolo sul piano del risparmio energetico.

Faccio un esempio pratico su quello che potrebbe accadere con un impianto di questo tipo: vi è mai capitato di sera di accendere delle luci esterne e poi dimenticare di spegnerle? se siete stati degli ospiti direi quasi sempre! magari per mero errore si preme il pulsante sbagliato e le luci rimarranno accese per tutta la notte, qualche volta accade anche se non lo si è, di dimenticarsi di spegnerle.

Ebbene con il PLC possiamo evitare errori o dimenticanze limitando il consumo di energia elettrica. Modifico il programma aggiungendo un temporizzatore con ritardo alla disinserzione settato a circa 1 ora che mi permetterà di spegnere le luci esterne al termine del conteggio del tempo impostato nel temporizzatore.

Fatto ciò il programma è ancora semplice, cercherò quindi di aggiungere ulteriori funzioni; se l’impianto è esistente ci sarà sicuramente una sezione delle luci separata dal resto e comandata da interruttore crepuscolare per garantire durante le ore notturne una luce sufficiente per i tratti transitabili, e oltre a questo sia già installato un impianto di cancello automatico, allora possiamo fare in modo che le stesse luci si accendano in orario serale o notturno non appena viene aperto il cancello automatico.

Modifico il programma aggiungendo un’ulteriore comando oltre ai pulsanti, prelevato dall’azionamento del cancello, per fare ciò posso prelevare due possibili informazioni dal cancello, una è l’attivazione dell’elettroserratura, vi ricordo che essa è composta da una tensione di circa 24Vac, la seconda è l’attivazione del lampeggiante del cancello che nel mio caso è a 220Vac, quindi se il PLC è alimentato a 220Vac conviene utilizzare il segnale del lampeggiante, se invece è alimentato a 24Vac conviene il segnale dell’elettroserratura, nulla vieta però di utilizzare combinazioni diverse di PLC con l’aggiunta di opportune interfacce di collegamento. Nel mio caso dispongo di PLC alimentato a 220Vac, quindi prelevo il segnale del lampeggiante e lo invio ad un’altro ingresso del PLC, utilizzato come comando di attivazione per le luci, apporto ulteriori modifiche al mio programma affinché le stesse luci possano rimanere accese per il tempo necessario di transito delle auto e dei pedoni. Per questa funzione aggiungo un temporizzatore con le stesse caratteristiche del precedente ma con tempi diversi, in questo caso 5 minuti sono sufficienti per fare stare accese le luci esterne.

Questa funzione appena descritta però mi farà accendere le luci sia di giorno sia di notte, adesso mi resta solo da limitare l’accensione delle luci nelle ore notturne, il segnale proveniente dal crepuscolare lo porto ad un ‘altro ingresso del PLC, modifico il programma in modo che mi abiliti il segnale del cancello solo quando esiste il consenso del crepuscolare.

Bene a questo punto la mia piccola automazione può considerarsi conclusa e a tal proposito allego lo schema di montaggio ed il programma.

Schema di montaggio:

scarica qui lo schema di montaggio in PDF

scarica qui l’intero progetto completo in PDF

oppure scarica qui il progetto .lsc per il Logo

Categorie:PLC

Analisi in frequenza di un filtro attivo di 2° ordine VCVS


Analisi della risposta in frequenza di un filtro attivo di 2° ordine VCVS relativo al seguente schema.

Schema realizzato con LTspice

Per avviare l’analisi in frequenza del filtro al variare del valore di R6 bisogna impostare i parametri del generatore di segnale con i valori riportati nello schema; offset 0, ampiezza 1V, frequenza 1KHz e poi parametrizzare i valori di R6, infine definire l’analisi in AC a decade con passi da 10 a partire dalla frequenza di 1Hz fino a 100KHz.

Nella seguente figura è raffigurata l’analisi in frequenza del filtro, scegliendo il valore di R6 pari a 10K si ottiene una frequenza di taglio in corrispondenza di un attenuazione di -3db, di 630Hz ed un angolo di sfasamento di – 47 gradi.

Categorie:Electronics lab

Analisi di un Filtro attivo Sallen & key


Il circuito qui rappresentato è un filtro attivo con guadagno in banda ed ha due resistenze (R3 e R4) che rappresentano il guadagno del filtro.

Per attivare l’analisi in frequenza del filtro al variare del valore di R4 bisogna impostare i parametri del generatore di segnale con i valori riportati nello schema; offset 0, ampiezza 1V, frequenza 1KHz e poi parametrizzare i valori di R4, infine definire l’analisi in AC a decade con passi da 10 a partire dalla frequenza di 1Hz fino a 100KHz.

Il seguente grafico illustra il risultato dell’analisi

Categorie:Electronics lab

Progettare un impianto di irrigazione con il PLC

4 luglio 2019 1 commento

Come primo passo bisogna analizzare il problema, cioè conoscere quante saranno le zone da controllare (nel nostro caso ne ipotizziamo 7 zone), che tipo di motore andremo a comandare? (nel nostro caso un motore monofase da 2HP), che tipo di azionamento dovrà avere, solo automatico o anche manuale? (nel nostro caso sia automatico sia manuale), si dovranno prevedere sensori di umidità? (nel nostro caso no).

Schema impianto tipo di irrigazione

Nel progetto la centralina viene sostituita dal PLC

Bene adesso possiamo scegliere il tipo di PLC, considerato che abbiamo di bisogno di almeno 7 uscite è naturale pensare di scegliere un micro PLC con almeno 8 uscite, per gli ingressi vale la stessa regola, facendo una ricerca di mercato si nota che il PLC più economico risulta essere quello della LOVATO e per questo impianto scegliamo il modello LRD20R240 vedi figura:

Analizzato e scelta l’apparecchiatura si procede con il linguaggio da utilizzare per la programmazione del PLC, Ladder o FBD (nel nostro caso FBD). Utilizzando un PLC è naturale pensare che l’impianto si azioni da solo a partire da un periodo (ad esempio nel mese di maggio periodo primaverile) per fermarsi ad un altro (ad esempio nel mese di settembre/ottobre), per fare ciò abbiamo di bisogno di un orologio annuale o comunemente chiamato blocco RTC settato in modalità anno on-off , il resto della programmazione è semplice perché in cascata all’orologio annuale andranno settati gli orologi settimanali con l’orario di attivazione e disattivazione della zona, facendo attenzione che nel settaggio degli orologi non ci siano sovrapposizioni di orario. Fatto ciò, il nostro impianto automatico di irrigazione è pronto, bisogna adesso inserire il comando manuale di ogni zona per eventuali interventi di manutenzione/collaudo. Come ovvia deduzione basta inserire 7 comandi manuali uno per ogni zona e tutto è risolto, ma così impegneremo 7 ingressi del PLC inutilmente, se invece utilizziamo un blocco chiamato schift ridurremmo gli ingressi a due, di cui uno per lo scambio da automatico a manuale e l’altro ingresso per fare scorrere l’attivazione dalla prima all’ultima uscita assegnata ad ogni zona.

Adesso non ci resta che scaricare il software gratuito LRXSW Rev. 3.45 della Lovato per predisporre il programma.

Dopo aver installato il software e predisposto il programma da caricare nel PLC, di seguito viene presentata una possibile versione del programma.

Scarica il file.gfb

Collegamenti elettrici del PLC in modalità RUN

Le lampade da 1 a 7 rappresentano le elettrovalvole mentre l’uscita Q8 è il motore, nella parte superiore negli ingressi sono utilizzate i1 che svolge il compito del selettore manuale delle zone e i2 il comando manuale, ovviamente i1 funziona solo se viene azionato il contatto i2.

Categorie:PLC

Come iniziare a programmare la scheda SF0796AA SOM M4 Cypress prodotta dalla Troll system

2 luglio 2019 1 commento

Per prima cosa bisogna possedere la scheda SF796/7AA prodotta dalla Troll system e il j-link della Segger, dopo di che si procede alla ricerca del software specifico per la programmazione, nel nostro caso si scarica la versione free del software WinIDEA della  iSYSTEM, dalla sezione downloads selezionare winIDEA Open (versione free) delle tre versioni scaricare quella più recente, alla data di pubblicazione di questo articolo è la winIDEA Open 9.12.288.2, premesso che la versione open è a 32 bit, mentre la versione a pagamento è a 64 bit. Scaricato il programma lo si può installare sul proprio PC seguendo la procedura guidata. Adesso bisogna scaricare ed installare il software j-link della Segger al seguente indirizzo: https://www.segger.com/downloads/jlink/#J-LinkSoftwareAndDocumentationPack, appena scaricato si procede con l’installazione seguendo la procedura guidata. Adesso siamo pronti per iniziare, avviare il programma winIDEA e verificare che j-link sia configurato bene, al primo avvio di winIDEA apparirà la seguente finestra di errore:

j-link error

per eliminare questo errore bisogna indicare il percorso di installazione di j-link, al fine di poter eseguire il programma all’interno dell’IDE winIDEA. Seguiamo il percorso passo passo per una corretta installazione manuale. Selezionare Options dal menù Segger di winIDEA come da figura:

percorso

a questo punto comparirà la seguente finestra

finestra_options

espandere j-link, ed alla voce j-link location cercare nel proprio PC la cartella di installazione (ad esempio C:\Program Files (x86)\SEGGER\JLink_V500j)

inserimento

dopo aver selezionato il percorso, confermare con OK.  Adesso quando ci si connette con j-link non dovrebbe comparire alcun errore e se j-link è collegato ad una porta USB dovrebbe comparire questa finestra (attenzione! per visualizzare questa finestra bisogna cliccare su j-link dai programmi in esecuzione)

jlink

Adesso è tutto pronto per preparare il primo programma ed inviarlo nella scheda.

Manuali:

Leggi tutto…

Progettazione e rappresentazione di impianti elettrici

20 agosto 2018 8 commenti

In fase di progettazione e conseguentemente nella rappresentazione degli schemi di impianti elettrici, bisogna innanzitutto conoscere i segni grafici seguendo un codice grafico dettato dalle norme CEI, le quali indicano i vari dispositivi elettrici ed elettronici con le varie specifiche funzioni. In fase di rappresentazione di un impianto elettrico si può scegliere di seguire uno dei tre metodi:

  1. Schema funzionale, che rappresenta sostanzialmente la funzionalità elettrica dello schema o dell’impianto, formato da due linee orizzontali che rappresentano l’alimentazione e all’interno delle quali vengono disposti i simboli elettrici a formare lo schema di principio.
  2. Schema di montaggio, rappresentazione molto più complessa da disegnare e anche da decifrare in quanto riporta tutti i collegamenti fisici tra un dispositivo e l’altro, molto spesso è indicato per piccoli e singoli impianti.
  3. Schema topografico, rappresentazione in forma unifilare, cioè lo schema viene rappresentato con un solo filo contenente tutte le indicazioni, ad esempio numero di cavi, sezione, e tipologia di conduttura, indicando dove effettivamente verranno posizionati i vari dispositivi.

Il terzo metodo di rappresentazione e quello più utilizzato per illustrare impianti di  interi edifici, quindi si prestano ad una più chiara ed immediata lettura di uno o più tipologia di impianti. A tal proposito vi propongo tre tipologie di impianto elettrico rappresentati in questa forma.

fig.1 Schema unifilare/topografico di impianto di forza motrice

forzamotrice

richiedi la versione in PDF


fig.2 Schema unifilare/topografico di impianto Luce

Luce

richiedi la versione in PDF


fig.3 Schema unifilare/topografico di impianto TV – TP – VC

TVTPVC

richiedi la versione in PDF

Fig.4 schemi sovrapposti sulla piantina dell’appartamentoimpianto_modello

Categorie:Impianti elettrici

Installare STMCubeMX su OSX


25 febbraio 2018 Lascia un commento

Come installare STMCubeMX su OSX


Questo articolo ha come scopo di supportare i miei allievi ed altri che volessero utilizzare STM32CubeMX sotto mac OS X. A partire dalle versioni di CubeMX 4.9.0 fino all’attuale versione 4.24.0, il programma di installazione SetupSTM32CubeMX-4.24.0.exe può essere eseguito dal kit java dev utilizzando l’opzione -jar. 

Innanzitutto bisogna installare una copia recente di java. Al momento di questo articolo la versione di installazione è jdk-8u161-macosx-x64.dmg.

Dal sito Web di ST.com individuare e scaricare SetupSTM32CubeMX-4.24.0.zip che dovrebbe riprodurre dalla decompressione SetupSTM32CubeMX-4.24.0.exe. Se si installa una versione più recente di 4.x.0, prendere nota del numero di revisione e modificate gli esempi nel testo sottostante.

Questo file non è un file per Windows, ma è solo un archivio JAR! Ed è l’installer che installerà l’App sul nostro Mac.

Aprire il terminale, spostarsi nella cartella dove si é scaricato e scompattato il file, con il comando “cd nome della cartella” ad esempio cd downloads e dopo eseguire il file scompattato con il seguente comando:

sudo javajar ~/Downloads/SetupSTM32CubeMX4.24.0.exe

Questo comando dovrebbe eseguire l’app CubeMX mostrando la procedura guidata di installazione. 

Al primo avvio l’app CubeMX crea una directory nella cartella / Users << $ HOME >> denominata STM32Cube / Repository, in cui vengono archiviati i download e la documentazione dell’SDK. Appena avviata l’App, controllerà la connessione al server della ST necessaria per scaricare le librerie SDK e per poi creare i progetti. CubeMX può anche scaricare la documentazione, che è memorizzata nella stessa cartella.

STM32CubeMX è un’app complessa e potente. Consiglio quindi di visitare il sito Web della ST per visionare la documentazione e i video tutorial.

A questo punto troverete nella cartella Applicazioni l’App ST32CubeMX eseguitelo e cominciate a configurare i vostri progetti scegliendo per primo il vostro MCU oppure la vostra Board.

Selezionate tutte le voci in base alla vostra scheda o MCU vi ritroverete davanti la seguente schermata pronti per iniziare la configurare dei PIN.

Con l’occasione vi segnalo un problema che si verificherà non appena verrà rilasciata una nuova versione di STM32CubeMX. Quando eseguirete l’upgrade dal menù help esso verrà scaricato nella cartella /Repository, ma durante l’installazione dell’upgrade se non possedete le autorizzazioni di root vi restituirà questo errore:

a questo punto non vi resta che aprire il terminale digitare la parola “sudo” seguito dal percorso del pacchetto: 

sudo /Applications/STMicroelectronics/STM32CubeMX.app/Contents/Resources/STM32CubeMX ;

oppure digitare da terminale solo sudo, aprire a parte Finder accedere alla cartella Applicazioni/STMicroelectronics/ selezionare con il tasto destro STM32CubeMX e selezionare mostra contenuto, procedere aprendo le restanti cartelle Contents/Resources/ qui troverete il file STM32CubeMX con icona di colore nero e riporta una dicitura exec trascinatelo nel terminale e premete invio, il terminale vi chiederà di inserire la password di root inseritela ed avvierà l’installazione dell’upgrade. Se dopo aver fatto l’installazione dell’upgrade e riaprite l’app vi compare la vecchia versione vi consiglio di creare uno script  che eseguirà definitivamente l’app con i privilegi di amministratore.

Creare uno script con i privilegi di amministratore

Aprire Script Editor da Applicazioni altro seleziona nuovo documento ed inserire questa riga di comando:

do shell script “sudo /Applications/STMicroelectronics/STM32CubeMX.app/Contents/Resources/STM32CubeMX” password “tua password” with administrator privileges

sostituisci tua password tra le virgolette con quella di amministratore o di accesso al MAC ed eseguilo dovrebbe avviare l’app con i diritti di amministrazione, salva lo script con lo stesso nome dell’app nella stessa cartella di installazione ed utilizzala come predefinita per l’avvio, volendo si può cambiare l’icona dello script con quella originaria dell’app.

Buon divertimento!

Categorie:STM32 Nucleo-64